Per quanto concerne il cardo campestre, la lotta è necessaria fin da quando compaiono le prime piante isolate. Nel caso delle altre specie di cardo, invece, si tratta di stabilire a partire da quale livello d’infestazione la lotta può essere presa in considerazione e se un eventuale intervento sia giustificato. Per una tale valutazione, è necessario tener conto di diversi fattori.
- Quadro legale
- Secondo l’articolo 32 dell’ordinanza sui pagamenti diretti (OPD), occorre lottare contro le piante problematiche, come il cardo campestre e, in particolare, se ne deve impedire la diffusione.
- Secondo la scheda tecnica di Agridea Invasione arbustiva e piante problematiche nelle regioni di estivazione, i cardi, a eccezione di quelli che sono indicatori del livello qualitativo II in determinate superfici per la promozione della biodiversità (SPB), non devono superare il 5 % della superficie dei pascoli alpestri.
- Frequenza e diffusione
- In generale, non è necessario combattere i cardi isolati. A fronte del loro grande valore ecologico, sia come fonte di nutrimento sia come habitat per svariate specie di insetto, tanto che alcune specie di cardo sono protette a livello cantonale, non va comunque trascurata la loro grande capacità di propagazione (semi e rizomi), che può fare precipitare rapidamente la situazione.
- La lotta è necessaria se sulle superfici dell’alpeggio i cardi sono già ben insediati e/o si notano veri e propri focolai d’infestazione.
- È necessario intervenire anche qualora i cardi compromettano significativamente la quantità e la qualità del foraggio dell’alpeggio.