Il primo passo da fare, per determinare se e in quale forma la lotta contro i cardi sia sensata, consiste nell’identificare correttamente le specie presenti sui pascoli. In particolare, è fondamentale distinguere il cardo campestre da tutte le altre specie.
Il cardo campestre è considerato una malerba problematica oltremodo tenace, che conviene eliminare già a partire dalla comparsa dei primi esemplari isolati, dal momento che la sua spiccata capacità di riprodursi per via vegetativa gli consente di originare rapidamente vasti focolai, anche se non riesce a disseminare, per esempio perché lo si falcia (Lotta contro il cardo campestre).
I cardi biennali non si riproducono per via vegetativa, bensì sessualmente, tramite semi. Se si impedisce loro di disseminare nel secondo anno di vita, per esempio falciandoli prima della fioritura, allungano il loro ciclo vitale producendo nuovi fusti e infiorescenze nel tentativo di disseminare nell’anno successivo o in quelli ancora seguenti. Questi cardi muoiono comunque una volta prodotti i semi (Lotta contro i cardi biennali).
I cardi perenni, a differenza di quelli biennali, non muoiono dopo la disseminazione. Essi immagazzinano sostanze di riserva negli organi di riserva sotterranei, dalle cui gemme si originano nuove piante ogni primavera per numerosi anni, indipendentemente dal fatto che abbiano formato o no i semi (Lotta contro i cardi perenni).