Il veicolo di propagazione principale sono i semi, provenienti spesso dalle superfici vicine, ma anche presenti nel fieno o nella paglia utilizzati per il governo del bestiame. La loro germinazione e il successivo sviluppo di nuove piante sono favoriti dalla presenza di lacune nella cotica erbosa.
Una volta insediatisi sui pascoli dell’alpeggio, la loro diffusione avviene principalmente per mezzo dei semi, che vengono facilmente trasportati dal vento, anche per diverse centinaia di metri, grazie alla presenza di un pappo (organo di volo). Il pelo e gli zoccoli degli animali costituiscono un altro mezzo di trasporto efficiente. La movimentazione di terra (ripristino di danni causati dall’erosione, cantieri in alta quota, ecc.) contribuisce ulteriormente alla propagazione, trasportando, oltre ai semi, anche frammenti di rizoma. Impedire la disseminazione è sicuramente utile, ma non è sufficiente contro le specie perenni che, una volta insediatesi, riescono rapidamente a formare focolai d’infestazione sfruttando la riproduzione vegetativa.
Una cotica erbosa fitta e portante è la migliore assicurazione contro la diffusione dei cardi in alpeggio, poiché i semi non possono entrare in contatto con il suolo né assorbire la quantità d’acqua necessaria per germinare.
In generale, i cardi si avvantaggiano del sottosfruttamento e dello sfruttamento irregolare e/o tardivo di pascoli e prati, che consentono ai fiori e poi ai semi di svilupparsi. L’assenza di sfalci di pulizia e la cattiva gestione fanno il resto. I cardi già insediati risentono limitatamente del calpestio del bestiame e degli sfalci di pulizia.